Una festa pagana, americana e nient’altro che un prodotto commerciale e d’importazione.
Nulla di tutto questo.

Partiamo da un presupposto di base: la cultura di festeggiare Halloween fino a due decenni fa era un fatto assolutamente estraneo.

Al di là di qualsiasi tipo di considerazione di merito o demerito, positiva o contraria, il 31 ottobre è ad oggi ritenuto un appuntamento festivo a tutti gli effetti.

Non è necessario prendere una posizione in questa diatriba perché la tradizione ha più forza di qualsiasi altro pensiero o credenza.

Come è solita, la tradizione si nasconde dentro l’etimologia della parola stessa; Halloween infatti deriva dalla contrazione irlandese di “All Hallows’ Eve“, di cui Hallow significa Santo ed Eve sta per vigilia. Dunque la vigilia della Festa dei Santi.

La nascita dei festeggiamenti invece appartiene ad un’antichissima tradizione e risale ai tempi in cui l’Irlanda era dominata dalla presenza celtica.
I celti infatti erano un popolo di pastori, i cui ritmi di vita erano per lo più scanditi dai tempi che gli allevamenti dei bestiami imponevano.
Alla fine dell’estate i pastori erano soliti riportare i propri greggi a valle e prepararsi all’arrivo della stagione invernale che sanciva anche l’inizio del nuovo anno: il 1 novembre quando termina la calda stagione lavorativa e inizia quella fredda e della vita raccolta nelle mura delle case.

Così come noi festeggiamo Capodanno, i Celti celebravano la fine del vecchio anno e il lavoro ben fatto durante la stagione estiva.

Dalla natura e dalla vita di tutti i giorni alla formazione di simboli e significati tradizionali di essa, il passo è breve.

E il simbolo principale del 31 ottobre è proprio la morte: in sintonia con ciò che accade in natura dove vegetazione e mondo animale si apprestano a riposare mentre il sottosuolo inizia a rigenerarsi, proprio dove riposano gli spiriti.

Così nasceva Halloween per celebrare il nuovo anno ed esorcizzare la paura della morte e degli spiriti. Per essi infatti i vivi accendevano spaventose lanterne con zucche e cipolle intagliate e preparavano vivande e bevande così che gli spiriti, rifocillandosi, non facessero scherzetti ai vivi.

Per questo e per quell’altro motivo, perché anche noi siamo legati alle tradizioni e apprezziamo quelle altrui, vi auguriamo un Happy All Hallow Eve e una buona Festa dei Santi.

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