3 modi di dire che sono più conosciuti dei frutti citati.

 

Di seguito riportiamo un articolo di un blog, che si occupa di novità, curiosità e consigli sull’alimentazione (con particolare focus su quella antinfiammatoria); lo trovate qui: blog docFaber

“Corbezzoli, giuggiole e sorbole, tre frutti d’autunno più conosciuti per essere protagonisti di modi di dire che per le loro proprietà e le prelibatezze che possono creare. Li riscopriamo insieme.

frutti d'autunno

Corbezzoli! Cosa sono? Voi li conoscete?

E soprattutto sapete perché si dica “Corbezzoli!”? Scopriamo tutte le caratteristiche e le proprietà di uno dei frutti d’autunno dimenticati.

corbezzoli

CONTENGONO:

PROPRIETÀ:

CARATTERISTICHE:

Con le loro campanelle bianche come fiori e le palline rosse per frutti, sono molto rari e si raccolgono nei boschi nei mesi autunnali.

SIGNIFICATO DELL’ESCLAMAZIONE:

Corbezzoli è un eufemismo di corbelli che vuol dire “xxxxxxxx” (maroni, per intenderci)! E l’espressione viene utilizzata per indicare stupore. A voi le diverse interpretazioni!

Andare in brodo di giuggiole!

Lo dite mai? Che sapore hanno le giuggiole?

giuggiole

CONTENGONO:

PROPRIETÀ:

CARATTERISTICHE:

Verdi come le olive hanno un sapore più asprognolo mentre rossicce come i datteri, risultano, come questi ultimi, più dolciastre, le giuggiole maturano proprio in questi giorni e rientrano proprio nei buoni frutti d’autunno.

ESCLAMAZIONE:

“Andare in brodo di giuggiole” è una combinazione di parole utilizzata per indicare contentezza, come “andare in solluchero” o semplicemente “uscire fuori di sé”!

Sorbole! O meglio: Sciorbole!

Un detto tipico della regione Emilia, le sorbole sono davvero rare.

sorbole

CONTENGONO:

AIUTANO IN:

CARATTERISTICHE:

Dal sapore sconosciuto ai più, le sorbole sono un frutto quanto più raro, persino in Emilia la patria della nota interiezione, già narrato da Dante e coltivato soprattutto nell’antichità.

ESCLAMAZIONE:

Anche qui lo stupore va per la maggiore! Sorbole! È una tipica esclamazione bolognese diffusa in tutta l’Emilia e la Romagna per indicare sorpresa, stupore ma anche un dolore improvviso. Però non si dice Sorbole! ma Sciorbole!”

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